Descrizione
I saggi raccolti in questo volume sono stati concepiti organicamente come un’indagine sulla concezione dell’eroe tragico del teatro (ma non soltanto: sono oggetto di specifici studi anche il teatralismo Ortis e due canti leopardiani) fra il settecento e il novecento; e, correlativamente, sono pure presenti le negazioni e le rappresentazioni parodiche di tale eroe, nelle fiabe del Gozzi, per esempio, nel Verga, nel teatro futurista, in modo da dare appunto, il quadro complessivo delle trasformazioni, nel sublime e nel parodico, del protagonista tragico. La tragedia è il genere letterario esemplare per eccellenza, quello che ha in sé la massima presenza di messaggi al lettore e allo spettatore, in rapporto con la storia in cui opera e con la comunità a cui si rivolge: ripercorrerne modi e forme vale anche a chiarire una vicenda di idee della letteratura e del rapporto di essa con i destinatari e, più in generale, con quel mondo al di fuori a cui rivolge i suoi messaggi nel perenne tentativo di reinventarla o almeno, di modificarlo.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.