Descrizione
Con la Réfutation de l’éclectisme (Parigi, Gosselin, 1839), che è la ristampa in un volume dell’articolo “Eclectisme” dell’Encyclopédie Nouvelle (t. IV, Parigi, Gosselin, 1838), Pierre Leroux (1797-1871) intendeva colpire a morte la filosofia di Stato, che il supertitolato Cousin voleva far passare come “la filosofia del XIX secolo”, diffondendola dalla cattedra dell’Ecole Normale e da quella più prestigio- sa della Sorbona.Poiché l’eclettismo era secondo Cousin il miglior metodo “per arrivare alla verità”, da scegliere nei quattro sistemi filosofici (materialismo, spiritualismo, misticismo e scetticismo), l’eclettico veniva a configurarsi come un buongustaio francese che non disdegna i buoni piatti “della cucina italiana o spagnola”. E questa filosofia eclettica senza cuore e senza idee, perché travalica con tanta suffi cienza i confini dei tempi e dei luoghi, in cui ogni idea s’incarna, Leroux contrappone quella filosofia della “sintesi”, che si genera dalle viscere del filosofo.”In noi stessi, scrive, nel nostro cuore si manifesta il mistero che, da due precedentemente formulate, fa nascere una terza idea, la quale non è né l’urey l’altra, né una parte dell’una accoppiata a una parte dell’altra… mistero sim quello della generazione, che di due esseri ne genera un terzo. Occorre, dunque cuore, l’amore, la carità, il sentimento, per una simile opera, la sintesi”.Il momento forte della Réfutation de l’éclectisme diventa, allora, la dele ne della figura del filosofo, questo “servitore dell’umanità”, sempre s “dalla parte di chi soffre e di chi è oppresso”, il quale, “facendosi altro”, st ga per “i bisogni dell’umanità del suo tempo” e non si dà pace “finché suliz volto dell’umanità sarà imbrattato dal vizio, oscurato dall’ignoranza, sfiorite lacrime”. Questa era la teorizzazione dell’impegno politico e sociale di Le che ebbe a dire in De l’Egalité: “Scrivo per gli schiavi contro i padroni, po deboli contro i forti, per i poveri contro i ricchi, per tutto ciò che soffre sulla rea contro tutto ciò che, approfittando della disuguaglianza attuale, abusa dei doni del Creatore”. E Cousin, adulando e accarezzando i potenti, divenuto potente egli stesso – fu Ministro della Pubblica Istruzione sotto il Governo Thiers del 1840 – aveva abusa- to dei doni del Creatore, offrendo a Leroux la figura, in negativo, del filosofo impegnato, ma impegnato solo come può esserlo un “parassita, un adulatore e und schiavo”. Come può esserlo un filosofo che non ha cuore che per se stesso
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