Descrizione
È strano come una vita conclusasi prematuramente oggi sembra appiattire i dati del suo svolgimento su alcuni essenziali avvenimenti, quasi che il punto d’arrivo conclusivo, unico e irripetibile come quello iniziale, assorba su di sé tutte le potenzialità esistenziali in una sorta di predeterminazione o di vocazione precoce al silenzio. Ma rispetto alla poesia, rispetto, cioè, allo spirito che sorpassa e annulla anche quell’avvenimento finale, perfino la morte, come i singoli atti della vita, può avere scarso significato; e forse ciò accade perché non ha importanza la morte di un uomo ” quando vivono tanti altri uomini”, come dice Luigi De Donno in una sua lirica: “Quando moriranno tutti / allora sì che si potrà dire: ‘È morto un uomo’”.
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