Descrizione
Il presente libro induce e motiva a riflettere, perché con coraggio di idee, e senza attenuazione neutra, interviene sui temi più problematici della relazione tra cultura e società nel nostro tempo. A cominciare dal periodo formativo del diventare uomo-donna dell’individuo, durante le fasi responsabili dell’infanzia e dell’adolescenza fino alla sua giovinezza.
Tesi di fondo è che il problema dell’identità non è meta conclusiva e statica, determinata, di un processo lineare e monologico di esperire il mondo, bensì percorso continuamente in fieri secondo le dialogiche modulazioni, mai assertive, dell’essere con e del vivere per: tensioni comparate del condividere proteso alla parresia del comprendere, rivelatrice di coscienza e chiarificatrice di conoscenza.
Verità del dire e sincerità con cui dire sono, pertanto, coincidenze da mantenere in un etico dialogo sociale, per il raggiungimento di un’evidenza trasparente con la quale anche la crisi è eccedenza del sentire nel voler essere. In effetti, è valore tutto ciò che matura il volere, non bastando il passivo rispetto, perché ci sia rigenerazione in ogni generazione: acquisizione del diventare ciò che si è nell’effettivo e-ducere di ciò che noi già sentiamo, dentro il nostro intrinseco alfabeto immunitario del comprendere.
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