Collana diretta da Pietro Gibellini e Paolo Leoncini

La collana risponde all’esigenza di recepire l’ermeneutica come istanza di relazione aperta tra interprete e testo, fondata su una lettura che, pur avvalendosi di strumenti scientifici, non si lascia irretire nei limiti di una “scienza del testo”. Superando i confini settoriali cogenti (critica accademica, critica giornalistica) e ponendosi al di là degli apriorismi metodologici (critica linguistica, semiologica, psicoanalitica, sociologica), essa intende promuovere una comprensione motivata dagli interrogativi darivanti dalla “circolarità” tra filologia e critica, facendo tesoro fra l’altro delle modalità pragmatiche di Contini e delle sollecitazioni teoriche di Gadamer e di Ricoeur.