
MARIO CASTELLANA, nato a Martina Franca (TA) nel 1949, è stato sino al 2019 docente di ‘Filosofia della Scienza’, di ‘Epistemologia e Storia della scienza’ presso l’Università del Salentonel Corso di Laurea Magistrale in Filosofia e di altri Corsi triennali e magistrali, oltre ad insegnare prima ‘Epistemologia’ e poi ‘Introduzione generale alla filosofia’ presso la Facoltà Teologica Pugliese, sede di Bari; esponente di quella che Ludovico Geymonat, primo docente di tali discipline in Italia negli anni ’50-’60, chiamava ‘Scuola meridionale di Epistemologia’, ha fatto parte di alcuni Dottorati di Ricerca dell’Università del Salento e di quello in Storia della scienza presso l’Università degli Studi di Bari, dove ha insegnato nel primo corso di perfezionamento in Bioetica in Italia e poi nel relativo Master.
Ha collaborato e continua a collaborare con un team di ricerca internazionale sul recupero del patrimonio epistemologico europeo con l’École Normale Supérieure di Parigi I suoi interessi di ricerca si sono concentrati sui rapporti fra scienza e filosofia, sulla storia e filosofia della matematica, della fisica e della tecnica, sui rapporti fra epistemologia e storia della scienza nella cultura francese ed italiana del primo Novecento, col privilegiare scienziati e filosofi che hanno dato considerevoli contributi alla dimensione culturale, storica e filosofica delle scienze, come Gaston Bachelard, Federigo Enriques, Albert Lautman, Jean Cavaillès, Gilles Chatelet, Maximilien Winter, Ferdinand Gonseth, Suzanne Bachelard, Jean Piaget, Michel Serres; si sono ampliati in seguito al ruolo delle ideologie scientifiche, ai rapporti fra scienza e fede, scienza e tecnica, scienza e democrazia e all’epistemologia delle scienze umane e della complessità. Ha curato un volume antologico di scritti di Giovanni Paolo II sulla scienza e ultimamente con diversi studiosi un fascicolo della rivista ‘Idee’, di cui è stato responsabile scientifico, sulla Laudato si’.
Poi ha dedicato parte dei suoi studi a diverse figure femminili del ‘900 che hanno arricchito la problematica dei rapporti fra epistemologia e storia della scienza di particolari prospettive col curare l’edizione e la traduzione italiana di alcune loro opere come Simone Weil ed Hélène Metzger, quest’ultima vittima della Shoah, la cui esperienza di vita e di pensiero è stata la base per approfondire il ruolo delle ideologie scientifiche. Dirige varie collane di filosofia della scienza, fra cui una collana internazionale ‘Pensée des sciences’ in collaborazione con l’École Normale Supérieure di Parigi. E’ consigliere scientifico straniero della storica rivista francese ‘Revue de synthèse’ dove recentemente ha pubblicato diversi saggi sulla filosofia della matematica francese del ‘900 e collabora a ‘Nuova Secondaria’ e altri giornali; fa parte di diversi comitati scientifici di collane di filosofia della scienza come quella diretta da Mauro Ceruti ‘La sfida della complessità’ e cura la rubrica ‘Tra la rugosità del reale’ del giornale online ‘Odysseo. Navigatori della conoscenza’.
E’ autore di 10 monografie e di oltre duecento saggi; fra gli ultimi lavori Razionalismi senza dogmi. Per una epistemologia della fisica matematica (Soveria Mannelli, Rubbettino Ed., 2004); Cuori pensanti in filosofia della scienza. Hélène Metzger, Simone Weil, Suzanne Bachelard e Barbara McClintock (Roma, Castelvecchi, 2018); Federigo Enriques e la nuova epistemologia(Lecce-Brescia, Pensa Multimedia-Ecole Normale Supérieure, 2019); Il dibattito in area francofona sul pensiero matematico e Kurt Gödel (Roma, Studium, 2021) e Briciole di complessità. Tra la rugosità del reale (Roma Studium, 2022). Nel 2020 con la Hermann di Parigi ha curato la ristampa di un’opera di Hélène Metzger del 1938 su Newton e con l’Enciclopedia Treccani le ‘Voci’ di Matematica del matematico ed epistemologo italiano, Federigo Enriques. In occasione del suo collocamento in pensione e con prefazione del prof. Domenico Fazio, nel 2021, è stata ristampata la sua prima monografia del 1974, che ebbe diverse recensioni come quella di Ludovico Geymonat e attenzione da parte di Georges Canguilhem, Il surrazionalismo di Gaston Bachelard (a cura di P. Console, Lecce, Ed. Milella) con relativa scheda biobibliografica e contributi e testimonianze di diversi studiosi italiani e stranieri.